✚ Negli ultimi anni parte della miglior musica fatta da italiani è uscita dal Madcap Collective (Father Murphy, Comaneci, Beatrice Antolini, My Dear Killer…) o da quella galassia veneta nella quale si trovava (quindi possiamo dire Jennifer Gentle e tante cose passate per etichette come Boring Machines…). Uno dei musicisti ad aver animato inzialmente il collettivo è stato Andrea Rottin: procuratevi “Songs About Nightmares” del 2008 se non ce l’avete già. La prima band di Andrea erano gli Oswald: ora, in duo con Katerina Malá, porta avanti il progetto Oswaldovi, più lontano da Barrett perché autore di un personalissimo “folk” che assorbe suggestioni dal blues americano e tuareg, dal Morricone “western” e dalla tradizione sudeuropea. Soprattutto, e basta sentire “Songs About Persecution”, Oswaldovi è un’incarnazione che gli permette di sputare viscere e dolore per terra, coinvolgendo e commuovendo.
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✚ In apertura i triestini HARAM, terzetto in giro dall’anno scorso, ma già con un disco all’attivo. Alternative rock cantato in italiano che non somiglia né ai Marlene né agli After. Tra loro e i TSO pare chiaro che gli anni Novanta grunge abbiano lasciato un segno dalle nostre parti.
